“Collaborare con la GDO è possibile, ma serve una solida organizzazione”
10 Marzo 2023
Intervento dell’operatore Leonardo Odorizzi
“Ho letto con attenzione gli ultimi interventi su FreshPlaza relativi ai rapporti con la Gdo. Anche io sono convinto, e ne ho esempi reali, che collaborare si può, ma occorre essere strutturati e avere un prodotto in grado di distinguersi”. Leonardo Odorizzi, titolare della Odorizzi Bio e membro fondatore della rete La Grande Bellezza Italiana, concorda con i recenti interventi di Ettore Ceccarelli (cfr. Freshplaza del 7/03/2023) e Matteo Freddi (cfr. FreshPlaza del 9/03/2023) e porta due esempi concreti.
Leonardo Odorizzi
“Come Grande Bellezza italiana, da 4 anni abbiamo un accordo per la vendita a prezzo fisso, per tutta la stagione, delle Clementine di Taranto Igp. E, da due anni, il medesimo accordo anche per l’uva da tavola. Non è stato facile raggiungere questo obiettivo, ma ce l’abbiamo fatta. E’ soddisfatta la Gdo perché ha forniture garantite e omogenee per tutta la stagione; sono contenti i produttori, perché in pratica hanno il reddito garantito, dato che sanno a inizio campagna quanto otterranno per ogni kg di prodotto; e sono contenti i consumatori, perché assaggiano un prodotto, lo apprezzano e sanno che lo pagheranno la stessa cifra, senza oscillazioni”.
Ma è facile arrivare a questo traguardo? “No, perché servono alcune condizioni chiare. Prima di tutto, una continuità di fornitura per tutta la campagna, al netto di eventi meteo avversi ovviamente, ma questi nessuno può prevederli. Inoltre, la qualità deve essere la medesima perché il consumatore, quando torna ad acquistare, deve trovare lo stesso sapore. Infine, servono prodotti che si sappiano distinguere: o un Igp, o un prodotto a club, o una varietà particolarmente buona che si eleva dalla massa, o un marchio riconoscibile. A questo punto, ci si può sedere al tavolo e imbastire accordi”.
La Grande Bellezza Italiana, avendo queste caratteristiche, riesce a concordare a inizio campagna il prezzo delle clementine da 4 anni e quello dell’uva da tavola da 2.
“E un’altra cosa fondamentale – conclude Odorizzi – come ha sottolineato di recente Claudio Mazzini di Coop (cfr. FreshPlaza del 30/01/2023), occorre diversificare l’offerta. Non si può proporre lo stesso articolo a tutte le catene. E’ indispensabile pensare a delle differenze (che siano il pack, o le grammature, o le varietà…) che siano a misura delle esigenze delle diverse catene della Gdo a cui si vuole proporre una collaborazione alla pari”.
Author: Cristiano Riciputi
© FreshPlaza.it
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